Seconde case: stessi rendimenti per mari e monti

Seconde case, stessi rendimenti per mari e monti

Negli ultimi mesi il mercato delle seconde case ha mostrato un primo timido risveglio, sostenuto dal forte calo dei prezzi e dal basso costo dei finanziamenti ipotecari. E questo nonostante il fardello delle tasse: imposta di registro al 9% sul valore catastale in fase di acquisto oltre a Imu, Tasi e Irpef. Senza dimenticare l’incubo delle spese di manutenzione, più basse al mare, a volte ingenti per le case di montagna. «L’acquirente di una seconda casa, oggi, privilegia località facilmente accessibili dalla propria residenza principale per poterla sfruttare nei fine settimana ma non disdegna anche di metterla in affitto nei periodi in cui non la utilizza in modo da rientrare quantomeno dei costi di gestione», hanno spiegato gli analisti del centro studi di Casa.it. Al di là delle preferenze personali, tuttavia, come sta evolvendo il mercato delle case vacanza e quali sono i rendimenti associati a un appartamento fronte mare o a ridosso delle piste da sci? «La scelta della montagna, soprattutto in locazione, ha registrato una forte accelerazione negli ultimi anni grazie allo sviluppo dei servizi turistici estivi e di costi di locazione mediamente inferiori rispetto a quelli delle località costiere», hanno spiegato gli esperti. Tuttavia — scrive Italia Oggi — fatto 100 il numero di acquirenti di seconde case, circa il 70% si rivolge ancora al mercato costiero a fronte di un 30% che preferisce orientarsi sulle località montane. Mentre in tema di affitti, il gap percentuale di chi predilige il mare alla montagna si restringe al 64% contro 46%. A conti fatti, i prezzi di acquisto di una casa al mare o di una in montagna tendono a equivalersi. Ma cosa dire degli affitti? Secondo Casa.it, il costo di locazione medio annuo di un bilocale da 4 posti letto a Courmayeur per una settimana gira attorno ai 1.300 euro che salgono a 1.700 a Madonna di Campiglio fino ad arrivare a superare i 2.000 euro a Cortina. Questo vuol dire che il rendimento annuo, al lordo di tasse e spese di gestione, varia tra il 4,2 e il 3,8% nelle località di pregio delle Alpi per salire a ridosso del 6% nei posti meno alla moda come Madesimo o Aprica. Valori in linea con quelli riscontrati nelle località di vacanza delle nostre coste. Secondo l’analisi di Casa.it, infatti, il costo medio di affitto di un bilocale fronte mare per una settimana varia tra i 500 euro di Alassio, Sanremo o Rimini per salire fino a 700-750 a Sirolo, Ostuni, Rapallo e Tropea, fino a sfiorare i mille euro a Panarea, Peschici o Vibo Marina. Valori che, tradotti in rendimenti, vogliono dire tra la possibilità di portare a casa tra il 4,5 e il 5% del valore investito. Con punte che possono arrivare fino al 6% a Marciano Marina, Vibo Marina o Marina di Ragusa.

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